Tutti vorremmo conoscere in anticipo le domande che ci faranno al prossimo colloquio di lavoro.
Per fortuna, su questo punto esiste già parecchio materiale, in parte anche utile.
<<Come, solo “in parte”?>>, starai pensando
Perché la verità è che prepararti “solo” su decine di potenziali domande non ti basterà mai.
Intendiamoci, devi farlo assolutamente, ma ricorda anche che ad ogni processo di selezione incontrerai sempre degli esseri umani e – dietro di loro – ci saranno altri esseri umani, alcuni dei quali avranno l’ultima parola sulla tua assunzione.
E tu sarai sempre l’unica persona di questa “folla” su cui potrai esercitare un certo controllo.
Quindi, per non sbagliare, prepara un ottimo curriculum, preparati su potenziali domande ma – più di tutto – segui sempre queste 6 semplici buone abitudini che non ti deluderanno mai:
1. ASCOLTA CHI HAI DAVANTI
Pare un consiglio banale, ma – chissà perché – alla fine lo seguono in pochi.
I professionisti della selezione pongono domande fra le righe, non solo per cercare i tuoi punti deboli, ma anche per portare alla luce capacità che non hai valorizzato a sufficienza. Inoltre, il tono usato e le eventuali osservazioni possono darti preziose dritte su cosa ci si aspetta da te.
Ma se ti distrai continuamente o – peggio – ti concentri solo sulle tue paure e sensazioni, come puoi approfittarne?
2. NON MENTIRE, VALORIZZA
Quasi tutti hanno buchi nel curriculum o esperienze lavorative che non vorremmo pubblicizzare: in questi casi evita assolutamente di allungare la durata di un rapporto di lavoro (precedente o successivo) per coprire un buco, ma cerca di contestualizzarlo e di valorizzarlo.
Onestà e chiarezza trasmettono sicurezza di sé, oltre ad una buona propensione al miglioramento e al cambiamento.
3. MOSTRA SERIETÀ E FOCUS
Partecipa al colloquio solo se il lavoro ti interessa davvero, mai solo per curiosità.
Dopotutto, hai davvero così tanto tempo da perdere?
Inoltre, è probabile che un professionista della selezione lo percepisca, ne sia irritato e ti escluda dal processo di selezione. Non solo di quello corrente.
4. FAI DOMANDE
Non temere di mostrare curiosità: approfondisci quello che ti viene detto in sede di selezione, interessati alla tuo nuovo posto di lavoro e all’azienda per la quale forse andrai a lavorare. Come diceva Dale Carnegie: “Per essere interessante, sii interessato.”
5. PREPARA LE PROVE
Nel tuo curriculum e durante il processo di selezione dirai di possedere titoli di studio e attestati di corsi, oltre ad aver ricoperto ruoli più o meno importanti. È chiaro che potrebbero esserti chieste delle prove a sostegno delle tue affermazioni: forniscile senza indugio, poiché non si tratta di mancanza di fiducia, ma solo della volontà di trovare la persona giusta per il posto disponibile.
6. RISPETTA GLI IMPEGNI
Dopo aver firmato, rispetta l’impegno preso. Non stracciare un contratto appena firmato, solo perché la tua vecchia azienda ti ha fatto un’offerta dell’ultimo minuto.
Noi ti auguriamo che ti vada bene e che l’amore ritrovato sia lungo e duraturo. Se però questo non dovesse accadere, allora ti sarai giocato tutti i potenziali datori di lavoro legati a quella stessa agenzia di selezione. Agenzia che – fra l’altro – aveva puntato proprio su di te!
… GIUSTO PER ESSERE CHIARI
Tutto questo non significa che tu non debba prepararti bene per il colloquio conoscitivo, né che tu possa presentare un curriculum sciatto o raffazzonato, soprattutto se si tratta di un curriculum da manager!
Dopotutto, prenderesti mai in considerazione un professionista che ti desse un biglietto da visita sgrammaticato, quasi illeggibile e accartocciato?